Contrariamente a quanto si potrebbe pensare di primo acchito, la Guida Sicura non riguarda unicamente le capacità tecniche di guida, che pure sono fondamentali affinché la guida sicura abbia luogo: ad esempio, un pilota provetto che guidi spericolatamente per strada potrebbe essere ineccepibile dal punto di vista tecnico, pur guidando in maniera non sicura.
La Guida Sicura presuppone quindi indubbie capacità tecniche, anche se non necessariamente professionistiche (ad esempio, la capacità di governare un veicolo in situazioni di emergenza, con frenate e pericoli vari), le quali non sono separabili dalla capacità di previsione e prevenzione dei pericoli che derivano dalla circolazione quotidiana nel traffico urbano e suburbano.
La Guida Sicura ingloba pertanto ogni attività formativa, teorica e pratica, che preveda l’addestramento pratico al superamento di situazioni di aderenza e viabilità critiche, garantendo così la sicurezza di marcia del proprio veicolo. Nel contempo il perseguimento di una Guida Sicura deve essere rivolta allo sviluppo di un’adeguata percezione delle situazioni di rischio, onde permettere di prevenire i pericoli della strada e della viabilità.
Infine la Guida Sicura deve giungere a sviluppare una corretta capacità di autovalutazione del guidatore. Anche il miglior guidatore in particolari situazioni di stress psicofisico, o in caso di influenza o raffreddore, può avere capacità di guida ridotte sensibilmente; la Guida Sicura dovrebbe quindi tenere conto anche delle condizioni psicofisiche del soggetto.
La Guida Sicura, intesa come momento formativo del guidatore, si pone l’obiettivo di insegnare al guidatore concetti ed argomenti che durante il conseguimento della patente non sono stati toccati: prendere la patente non significa necessariamente saper guidare coscientemente.
La Guida Sicura ingloba pertanto ogni attività formativa, teorica e pratica, che preveda l’addestramento pratico al superamento di situazioni di aderenza e viabilità critiche, garantendo così la sicurezza di marcia del proprio veicolo. Nel contempo il perseguimento di una Guida Sicura deve essere rivolta allo sviluppo di un’adeguata percezione delle situazioni di rischio, onde permettere di prevenire i pericoli della strada e della viabilità.
Infine la Guida Sicura deve giungere a sviluppare una corretta capacità di autovalutazione del guidatore. Anche il miglior guidatore in particolari situazioni di stress psicofisico, o in caso di influenza o raffreddore, può avere capacità di guida ridotte sensibilmente; la Guida Sicura dovrebbe quindi tenere conto anche delle condizioni psicofisiche del soggetto.
La Guida Sicura, intesa come momento formativo del guidatore, si pone l’obiettivo di insegnare al guidatore concetti ed argomenti che durante il conseguimento della patente non sono stati toccati: prendere la patente non significa necessariamente saper guidare coscientemente.
La Guida Sicura presuppone quindi indubbie capacità tecniche, anche se non necessariamente professionistiche (ad esempio, la capacità di governare un veicolo in situazioni di emergenza, con frenate e pericoli vari), le quali non sono separabili dalla capacità di previsione e prevenzione dei pericoli che derivano dalla circolazione quotidiana nel traffico urbano e suburbano.
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